IMMAGINI LATENTI E PAROLE RISONATI

"Le opere della giovane artista Annamaria Panarace, si inseriscono con forza e originalità all'interno della pittura contemporanea. Con la sua pittura si va al cuore della fotografia, verso quelle immagini latenti che i negativi fotografici incarnano, e al cuore della parola, verso la sua voce silenziosa. Riproducendo le caratteristiche dei negativi fotografici, incorporando nelle opere parole suggestive, l'artista lancia una duplice sfida all'istante e al silenzio. Il risultato è una pittura singolare e umanissima, che trattiene l'istante e dà voce al silenzio"

Tommaso Ariemma
Filosofo e docente di Estetica presso l'Accademia di Belle Arti di Lecce


lunedì 14 ottobre 2013

LE OPERE DELL'ARTISTA MASSIMO QUARTA

   Artistic Anny per Massimo Quarta e il suo Farbomondo (Digital Painting 2013 di Massimo Quarta)
Frequentavo l'Accademia di Belle Arti di Lecce e durante le lezioni di pittura sentivo parlare spesso dell'artista Massimo Quarta dalla mia prof.ssa. Un giorno partecipai alla collettiva I 7 PECCATI CAPITALI presso lo Spazio Moderno di Arona (Novara) nel 2012. L' ospite d'onore era Massimo Quarta, riconobbi subito le sue opere. Pitture sensuali in una dimensione colorata ed ultraterrena. Oggi Massimo Quarta mi da l'onore di entrare, se pur in modo digitale, nel suo Farbomondo. Grazie. Annamaria Panarace 

Biografia

Si è formato al liceo artistico prima e All’Accademia di Belle Arti di Lecce. Dopo un’iniziale pittura d’ispirazione fauvista si è impegnato in una ricerca tesa a indagare sui valori dell’ identità umana,  dell’ esistenza nella civiltà postindustriale e sull’utilizzo di materiali disparati quali mezzi espressivi. Tra le varie esperienze espositive di questo periodo si registrano le mostre personali nel territorio d’origine a San Donaci, a Lecce e Campi Salentina (1996) e la partecipazione a esposizioni collettive a San Cesareo di Lecce, Lecce e Spoleto (1996), Palau, Manduria, Dentro il Barocco oltre il Barocco (Nardò), Roma, la  XXVI Biennale d’Arte di Alatri e Itinerari all’ Arrow Art Center di Londra. E’ a partire dal 1997 che le sue anomale creature si palesano nei grandi magazzini, bar, spazi naturali, spazi urbani; sono gli spazi alternativi che Massimo Quarta preferisce, e che con astuzia invade con i suoi nuovi personaggi, i FARBONAUTI. Prima di addentrarci nella descrizione di questo processo creativo dell’artista, che lo accompagna ancora oggi, ci tengo a sottolineare i nomi dei periodi precedenti che l’ Artista stesso ha voluto dare: La Citta Virtuale (1994), IL Cercatore Non Di Oro (1996),  Uva e Uomo Uva  “HOMO SAPIENS Q830” (1997). E’ proprio verso la fine di questo stesso anno, che si avvia una ricerca figurativa ideando dei soggetti del tutto singolari, i Farbonauti, che caratterizzano tutta la sua produzione della fine degli anni Novanta, e il decennio in corso. Dal 1997 lavora ininterrottamente e con una certa ossessività su un tema-soggetto di non precisata identificazione: il Farbonauta, misteriosa creatura di provenienza aliena, oggetto lanciato nello spazio ma dotato di una certa corporeità organica e viscerale. “Dalla visione del cinema SF, genere che ha distribuito idee e suggestioni a molta arte dei nostri tempi, deriva sicuramente anche il  “ Farbonauta ”  di Massimo Quarta” (Luca Beatrice). Nei suoi dipinti, Quarta racconta le storie di questo misterioso personaggio; sono storie accattivanti e provocatorie vissute in un mondo bizzarro dalle tinte zuccherose, fatti da paesaggi metropolitani spaziali abitati da uno o più Farbonauti. Gli esseri curiosi, giocattoli tutti testa e arti sottili, con un grande buco rosaceo (bocca? occhi? naso? casco spaziale?) al posto del viso, sono creature mutanti e transgenetiche che volano,giocano, guidano e … fanno la spesa. Sono immagini di consumo rapido, sapientemente dipinte, capaci di divertirci e ossessionarci insieme. L’Artista dopo diversi interventi nei vari spazi alternativi, presenta i suoi personaggi a partire dalla mostra personale tenuta nel 1998 a Lecce in (Casa d’Altri), e a seguire nelle rassegne collettive di Fabriano (1998) museo della carta e della filigrana, Sermoneta, Bazzano, Candela, Cupra Montana (1999), Triggiano e Foggia (2000). Altre personali allestite sul tema dei Farbonauti sono quelle di Roma, Lecce e Ascoli Piceno (1999) e quella organizzata da Paolo Erbetta Arte Contemporanea di Foggia  nel 2000. Nel 2001, è invitato alla mostra Napoli & Terra d’Otranto e alla mostra dedicata a Rocco Dicillo, Triggiano (Bari). Nel 2002, mostra personale a Lecce presso le sale del Castello Carlo V, con una installazione di un Farbonauta nella “nuova Fiesta”, posta all’uscita della mostra. E’ sempre del 2002 la mostra itinerante a Gubbio, Rinascimenti e Mutamenti, e a Lecce,  nei Cantieri Teatrali Koreja. E’ del 2003 la Mostra personale a Lecce presso la Galleria Cherin  dove oltre ai quadri appesi in galleria, ci si poteva imbattere in un “Farbonauta”  installato sul retro della galleria, con un atteggiamento sospetto, e intento a leggere il suo quotidiano. Il 2003 è anche l’anno della XIV QUADRIENNALE, Palazzo Reale Napoli. E’ sempre del 2003 la mostra collettiva a Sassuolo, con la galleria Annovi. 2004 Presso le sale del castello Carlo V,  la collettiva People, Lecce. Altri interventi nella terra del Salento: (2005)  “Disegno” Galleria del Piccolo Museo, Lecce. – (2006)   Premio Luigi Gabrieli, Palazzo Marchesale, Matino, Lecce. Baroque Blue, Primo Piano LivinGallery, Lecce. – Novoli Arte, Palazzo Baronale,  Novoli (Le).  Fairy –Tale  Story, LivinGallery, Lecce. – (2007) Arte Nike, Nardò (Le).  (2008) EX UpimArt, Lecce. Anche in questo caso troviamo un “ Farbonauta “ che riposa nel carrello dell’ex upim, non prima però di aver appeso le sue tele, rappresentanti delle SEXY FARBOLINE, icone di un mondo senza tempo, di identità smarrite dalla globalizzazione, che esibiscono  un sex-appeal stentato, ma che rivendicano ancora una volta, il piacere di essere diversi.     
Hanno scritto di lui:  V. Abati, P. Balmas,   L. Beatrice, M. Cazzato, T. Carpentieri.  M. De Marco M. Falessi, L. Franchellucci,  N. Gambini,  R. Gavarro,   M. Guastella.   I. Laudisa, L. De Venere, A. Marino,  B. Martuscello, P. Marino,  L. Marucci,  A. Micaletti, M. Piccinini, M. Pizzarelli, L. Rea,  P. Sbattella, M. D. Toraldo, M. Vinella, S. Sannipoli,  
      Bibliografia essenziale:
v     Micaletti, L. Rea, Massimo Quarta,” Farbonauti” (catalogo della mostra Casa d’ Altri, a cura di A. Micaletti), Lecce 1998.
v     L. Beatrice, A. Marino, Massimo Quarta, “ Farbo.Nauti” (catalogo della mostra, presso la galleria Paolo Erbetta Arte Contemporanea, 13 maggio – 30 giugno), Foggia 2000.
v     L. Beatrice, A. Marino, A. Micaletti, M. Pizzarelli, P. Balmas, M. Guastella, L. Rea, Massimo Quarta, “L’Invasione degli ultracorpi” (catalogo della mostra presso il Castello Carlo V di Lecce dal 9 al 30 giugno), Lecce 2002

v     L. Beatrice, Massimo Quarta, ” La Settima Arte di Quarta” (catalogo della mostra presso la galleria Cherin Artecontemporanea) Lecce, 2003

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